A parte il dettaglio che imparare ad usare un software non è la stessa cosa che imparare a suonare uno strumento, e imparare ad usare un software difficile o meno è in minimo per potere riuscire a generare un qualcosa, spesso chi suona uno strumento conosce anche software di editing audio, ma a parte questo che ognuno da alle cose il peso che crede.
Cè modo e modo di fare musica, sai benissimo che con un software puoi creare un brano in pochi minuti non sapendo suonare alcun strumento, prendendo riff, creando loop e accordi già pre impostati o campionati estrapolandoli da altre tracce.
Come dici giustamente tu si sentono rapper con basi atroci fatte con 2 suoni messi su in 3 minuti se si è impediti ad usare un qualsiasi software e poi a parlarci sopra spesso conntesti pieni di ovvietà che fanno rabbirividire dalla stupidità dei concetti, o altre volte parole a càzzo solo per ottenere una rima o rientrare in una metrica, e a volte nemmeno quella riescono a mettere in piedi.
La musica elettronica può spaziare da basi ridicole e pessime come in tracce fatte veramente bene con dietro conoscenza musicale, capacità di arrangiamento, e con contenuti interessanti.
Poi che piacciano suoni generati da machine o meno questo è un altro discorso.
Personalmente non mi capita spesso di trovare una traccia di musica elettronica che mi faccia bloccare qualsiasi cosa stia facendo per fermarmi ad ascoltarla attirando il mio interesse, non ci ho nemmeno mai trovato nessun virtuosismo espresso in una traccia di un singolo strumento, al massimo ci trovo interessante oltre che ad arrangiamenti non scontati, l’uso creativo di alcune sonorità.
Apprezzo invece tantissimo la musica elettronica quando è utilizzata non fine a se stessa ma in una band che suona dal vivo e che la integra a strumenti veri suonati da musicisti.
Non voglio fare passare che la musica migliore è quella suonata dal vivo, volevo dire che per gusti miei preferisco la musica eletronica inserita in un contesto dove non sia tutta musica elettronica, ma vi siano anche strumenti veri che suonano, che poi sia un disco o dal vivo è uguale, trovo la musica prettamente elettronica, fredda, in senso esecutivo, se è fatta tutta con macchine, anche se vi sono software che ti permettono di giocare sul tempo e dare swing ad un brano non è proprio come quando a suonare lo fa un esser umano.
Poi non confondiamo suoni ed esecuzione che sono due cose ben distinte, l’esempio del suono degli effetti della chitarra è una cosa un altra è dare una pennata sullo strumento usando comunque quegli effetti e un altra fare la stessa cosa da pc, inevitabilmente il suono esce assolutamente diverso, il tocco del musicista una macchina non la potrà mai eguagliare.
Un grande musicista lo si può riconoscere ad occhi chiusi dopo 2 note per una infinità di sfumature, la stessa apparecchiatura suonata da un pc ha tutt’altro piglio.
Comunque si, uno che suona musica elettronica è una cosa , uno che invece copia e incolla cose già fatte e le assembla è un altra, io lo chiamerei fare montaggio più che suonare.
Quello che possono fare i software di editing audio professionali lo conosco benissimo essendo questo da anni il mio lavoro, in realtà però per quanto siano buoni i plugin e per quanto il fonico sia bravo nella controllo e conoscenza dei plugin stessi non si riesce a rifare esattamente ciò che è il tocco inconfondibile di uno specifico musicista, si ci si può lavorare avvicinarsi ma comunque resta ancora una bella distanza tra le due cose.
Sono dell’idea che un prodotto ritmico fatto con strumento fisico da musicisti degni del nome e non gente che suona e che poi in post produzione si lavora più per la correzione degli errori che del mix, gestione effetti, dinamiche e mastering , sia ancora troppo avanti per poter competere.
Se poi le perle sono i brani postati in una delle altre risposte nemmeno iniziamo il discorso, alzo le mani e mi tolgo dalla discussione