Domanda:
chi mi sa dire in quale modo e meccanismo la musica esce dai dischi in vinile?!?
¨°o.O☆TaFi☆O.o°¨
2008-03-28 02:54:54 UTC
come fa un disco che passa su una puntina a fare musica?!
Quattro risposte:
Marietto
2008-03-28 03:23:24 UTC
Questa domanda è stata una di quelle che mi ha più perseguitato nella mia vita, ma ne ho trovato risposta in una puntata di CSI qualche tempo fa, praticamente un uomo chiuso in un ospedale psichiatrico, avevo ucciso il suo amico, ed il grande Grissom era riuscito ad ascoltare una sua conversazione tramite una vaso da lui creato.



Ci riuscì grazie alla tecnica usata per la creazione del suddetto soprammobile in quanto una tecnica per creare le normali striature della terra cotta (quelle orizzontali) si faceva ruotare la creta, mentre la si modellava, e farci strusciare sopra una ramo.



Per lo stesso principio si incidono i dischi.

Il suono viene propagato ed una puntina lascia il solco secondo le diverse vibrazioni sonore sopra il polimero di vinile.

Quando si riascolta la puntina scorre lungo il solco riproducendo i movimenti sullo stelo su cui è montata.

Questo movimenti vengono reinterpretati da un elaboratore e trasmessi all'amplificatore e quindi alle casse.
vampick
2008-03-28 10:14:51 UTC
Il solco dei dischi in vinile viene realizzato con un apparecchio che lo incide irregolarmente e quella incisione corrisponde all'impulso elettrico prodotto dal microfono che riceve il suono attraverso l' onda sonora corrispondente allo stesso suono e che agisce meccanicamente su un dispositivo sensibile capace di recepirlo, quale ad esempio un cristallo piezoelettrico oppure un elettromagnete.

La puntina del giradischi compie il percorso inverso e cioè trasmette al un cristallo piezoelettrico le variazioni del solco ed il cristallo produce meccanicamente impulsi corrispondenti a quelli della incisione all'apparato amplificatore che li traduce attraverso gli altoparlanti in suoni udibili.

All'inizio, si poggiava la puntina sul solco e si faceva girare il disco e la sollecitazione meccanica veniva trasferita sulla membrana di una tromba che la amplificava meccanicamente. Si trattava dei famosissimi grammofoni a tromba della "Voce del Padrone" o della "Parlophone".
SostaVietata
2008-03-28 10:14:29 UTC
INTRODUZIONE

Il disco in vinile è un disco ove le informazioni vengono registrate in modo analogico mediante microsolchi. Questi ultimi sono scritti a spirale e partono dall’esterno del disco per terminare al centro. Di questo disco ne esistono principalmente quattro tipi: 78,26 giri (chiamato semplicemente 78 giri), 45 giri, 33⅓ giri (soprannominato 33 giri) e il 16⅔giri che avendo una qualità bassa è utilizzato solo per incidere la voce.



LETTURA

Durante la lettura il motore fa ruotare il piatto porta disco, il quale deve girare a una velocità angolare costante, pari al valore di registrazione del disco. Nei sistemi professionali questa velocità è controllata tramite molti segni neri disegnati sul piatto rotante, che permetto a una luce di riflettersi o non riflettersi. Successivamente ci sarà un circuito che provvederà a contare quante di queste linee verranno riflesse e si occuperà, nel caso in cui il numero sia sbagliato, di accelerare o decelerare il disco.



Sul disco il segnale è già presente come bassa frequenza (quello che si può ascoltare) sotto forma di variazioni del solco da destra a sinistra e viceversa. Il segnale viene letto tramite una puntina che scorre all’interno di questo solco. Nel caso in cui si tratta di un disco mono la puntina subisce solo variazioni orizzontali (come rappresentato nella figura qui affianco). Siccome la puntina è immessa in un campo magnetico queste variazioni orizzontali creano già un segnale elettrico, che è sufficiente filtrare e amplificare per poter essere ascoltato.



La lettura di dischi stereo è invece più complessa in quanto abbiamo solamente un solco, ma due canali (destro e sinistro) che sono registrati. Tali canali sono registrati in modo trasversale a 90° di distanza uno dall’altro, e a 45° rispetto all’orizzontale (lettura mono). Il principio di lettura resta comunque lo stesso, ossia una puntina che in base alle variazioni della testina nel solco restituisce un segnale di bassa frequenza. In questo caso la puntina non è adibita solo a movimenti in orizzontale, ma ha la possibilità di muoversi liberamente su di un campo di 90° (angolazione tra i due canali). Mediante l’angolazione che la puntina assume e alla distanza dall’asse che essa raggiunge si riesce a estrapolare il segnale per tutti e due i canali. Un disco che è stato registrato in modalità stereo resta comunque compatibile con i vecchi lettori monofonici, in quanto se lo spostamento avviene sull’orizzontatale troviamo il segnale mono.



Per quanto riguarda la puntina di lettura ne esistono di vari tipi i cui materiali di costruzione sono: cristallo piezoelettrico, magnetico e ceramico. Per quanto riguarda il magnetico posso dire che è quello di qualità più bassa in quanto è sensibili ai campi magnetici esterni che oggi come oggi sono molto presenti in quanto ogni apparecchio elettrico ne genera. Le puntine piezoelettriche sono quelle di qualità più alta in quanto non sono sensibili a campi magnetici e sono molto resistenti nel tempo, l’unico svantaggio che hanno è il costo elevato. Per apparecchi di fascia media esistono rivelatori ceramici che non sono sensibili al magnetismo, hanno durata abbastanza lunga, ma costi contenuti.



Un disco in vinile a 33 registrato sulle due facce può arrivare a memorizzare fino a 64. Grazie a questa lunga durata di registrazione questi dischi vengono comunemente chiamati “Long Playing (LP)”. La qualità registrata su quest’ultimo è abbastanza buona, infatti la sua banda passante parte da 50 Hz e arriva fino a circa 15 kHz. Un punto un po’ a sfavore per i vinili stereofonici è la diafonia (interferenza tra un canale e l’altro) che vale solamente 23dB, questo è fastidioso soprattutto se vi è molta disparità di volume tra i due canali. I dischi da 45 giri invece non sono “Long Play”, infatti riescono a riprodurre brani solamente per poco più di 5⅓ minuti, che tra l’altro è la durata di un disco di medie dimensioni che ruota a 78 giri.
nowhereman1084
2008-03-28 10:14:26 UTC
Ecco a te:



Il suono su disco in vinile è riprodotto analogicamente, l'informazione sonora viene prelevata per mezzo di una puntina in diamante o altro materiale sintetico, sotto la quale scorre il solco inciso del disco in rotazione. Scorrendo lungo il solco la puntina ne riproduce i movimenti che vengono riportati, per mezzo dello stilo su cui è montata, ad un trasduttore che può essere realizzato con varie tecnologie.



* piezoelettrico

* magnete mobile

* bobina mobile



Il sistema piezoelettrico sfrutta la caratteristica di particolari cristalli di generare elettricità quando sottoposti a sforzi meccanici. È caratterizzato da un segnale elevato e da una qualità piuttosto bassa. Era utilizzato soprattutto negli apparati portatili e in quelli di fascia bassa, ormai non più in uso.



I sistemi a magnete mobile e a bobina mobile tuttora usati, sfruttano il fenomeno dell'induzione elettromagnetica per generare un segnale proporzionale agli spostamenti della puntina. La differenza fra i due è legata a quale parte viene fatta muovere nei confronti dell'altra. I pick-up a magnete mobile erano i più economici e diffusi. Quelli a bobina mobile, più complessi e di conseguenza costosi, hanno avuto un successo relativamente ridotto anche a causa del basso livello del segnale generato (molto più debole), che richiedeva un ulteriore preamplificatore.



Il segnale generato (nell'ordine dei millivolt, nei pick-up a magnete mobile) viene amplificato per poter pilotare gli altoparlanti.



Da notare che in fase di preamplificazione viene applicata una particolare curva di equalizzazione (detta RIAA dall'associazione americana che l'ha standardizzata) per compensare l'analoga e contraria equalizzazione applicata in fase di incisione al fine di migliorare la qualità del segnale finale compensando le non linearità del sistema.



Recentemente sono stati realizzati degli apparecchi che utilizzano un fascio laser per leggere il solco del disco in maniera analoga a quella utilizzata dai lettori di compact disc. Questa tecnologia (estremamente costosa, vista anche la produzione estremamente scarsa) si rivolge a coloro che vogliono riprodurre i vecchi dischi in vinile in maniera particolarmente fedele e senza usurarli.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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