Marchi e produttori delle migliori chitarre
Le marche oggi in circolo sul mercato sono veramente un amenità, ce ne sono tantissime e la scelta a volte può risultare veramente stressante, soprattutto se non avete un idea ben precisa di cosa volete. Sulla scelta della marca influisce anche il genere musicale che volete suonare e in generale il suono che volete ottenere. Se per esempio volete suonare brani metal, il top è acquistare una chitarra LTD (chitarre usate da gruppi come Children of Bodom o Metallica) e amplificatori di casa Mesa Boogie; se invece volete fare del sano e vecchio blues in stile B.B. King potreste andare su casa Gibson per la chitarra e Marshall per l’amplificatore. Tutto dipende sempre da voi, LTD, Gibson, Fender, Dean, Ibanez, BC Rich tutte ottime marche, che sia blues, metal, rock, grunge, punk, hard rock, ci sono offerte per tutti gusti e budget, accessibili anche al consumatore medio che non ha capitali da spendere ma cifre ben più modeste. Con questo chiudo sperando di aver fornito a tutti voi chitarristi in erba un aiuto concreto nella giungla dei rivenditori di strumenti musicali.
Questa guida alla chitarra elettrica è stata realizzata da Daniele Lupo.
Fender Telecaster
La Fender Telecaster è una chitarra elettrica solid body prodotta dalla casa americana Fender. Si può dire non a torto che sia la più “attempata” tra le solid attualmente sul mercato, ma al contempo una delle più apprezzate ed utilizzate, nel contesto di stili musicali contemporanei. Leo Fender fondò la Fender Electric Instrument Manufacturing Company nel 1946, producendo una serie di modelli di chitarre che han fatto (e ancora fanno) la storia della musica. La Telecaster nasce dalla Esquire, modello creato nel 1950 da Leo Fender, in seguito rinominata Broadcaster e infine, per questione di diritti, Telecaster.
E’ tuttavia la rielaborazione di un modello di chitarra già diffusa su piccola scala negli anni ’40. Caratteristiche della Telecaster sono, oltre al profilo sobrio, il corpo in legno massiccio, il ponte fisso, i due pickup single-coil (al ponte e al manico, con un selettore a 3 posizioni), che consentono di produrre un suono squillante, pulito, perfetto per parti “clean” e per ottenere lunghi sustain, adatto a generi come il blues, il country, il rock, il Jazz. Numerose anche le varianti prodotte, dal modello Thinline alla Deluxe, fino alla Custom, che monta un humbucker al manico.
Tra i grandi appassionati o fruitori della Telecaster non possiamo non menzionare Andy Summers dei Police, Jimmy Page dei Led Zeppelin, Keith Richards dei Rolling Stones, George Harrison, Jeff Beck, ma la lista potrebbe estendersi ancora a lungo. Una garanzia di chitarra per chi già conosce le potenzialità dello strumento, dal prezzo accessibile, anche se, ricordiamolo, bisogna valutare il luogo di produzione e le componenti per un giudizio obbiettivo e provare personalmente lo strumento, meglio se con il proprio ampli, per testarne la qualità e la compatibilità con i propri gusti ed esigenze. Segnaliamo inoltre che la Squier, azienda di proprietà della Fender, produce modelli economici di Squier Telecaster, ideali per chi si affaccia al mondo delle 7 note.
Chitarra Gibson Les Paul Custom
Una delle chitarre più vendute al mondo, garanzia di originalità, qualità del suono e dei materiali e al contempo viva presenza nell’immaginario di ogni musicista: questa è la Gibson Les Paul, strumento che, assieme alla storica Fender, ha fatto epoca nel panorama della musica contemporanea. Le Gibson sono chitarre solid body (che vuol dire dal corpo compatto, prive di cassa armonica), solitamente in mogano o acero con tastiera in Ebano o Palissandro.
Dotate di un ponte fisso e due (a volte tre) pickup humbucker, sono presenti sul mercato in un’ampia varietà di colori e modelli. Le attuali Les Paul poco differiscono da quelle prodotte negli anni 50 da Lester William Polfus, soprannominato appunto Les Paul. Hanno un suono pastoso, cupo, sporco, molto presente, un marchio di fabbrica della casa americana Gibson, specialmente se associato a distorsioni potenti. La Gibson Les Paul Custom, alla quale è dedicata la presente recensione, è prodotta dalla Gibson fin dal 1954. E’ il modello di punta, l’ “high level” della Gibson, inizialmente soltanto in nero, motivo per il quale fu amichevolmente soprannominata “Black Beauty”.
Monta due pickup humbucker alnico, ha la tastiera in ebano, i segnatasti in madreperla e l’hardware elegantemente dorato. E’ in commercio in 3 colori: nera, bianca o “whine red”. Unico svantaggio il peso, che si aggira attorno ai 4,9 kg. Ma per l’appassionato è un prezzo che si paga volentieri. Per chi non potesse disporre di grossi budget la Epiphone, azienda poi acquistata dalla stessa Gibson, produce tra l’altro copie delle Custom vendendole a prezzi molto ridotti. Ovviamente, il suono in parte ne risentirà, ma il suono finale prodotto da una chitarra, questo è noto, è sempre il prodotto di un’alchimia (esatta) di più fattori. Tra i fedelissimi della Les Paul Custom: Jimmy Page, Ace Frehley, Robert Fripp, Steve Hackett, Slash, Zakk Wylde.